Descrizione - Tartufo Pentro

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Descrizione

Il Tartufo

Il Tartufo Molisano è molto apprezzato e ricercatissimo all'estero. E' uno dei più pregiati poichè le nostre zone sono cosiddette incontaminate ossia lontane da ogni infiltrazione ed inquinamento industriale. Se si parla di tartufo in Italia, la maggior parte delle persone associano la parola principalmente al Piemonte, all’Umbria o alla Toscana. Purtroppo non è così perchè il Molise è uno dei maggiori produttori a livello nazionale. Si stima che da questa piccola regione provenga circa il 40% della produzione nazionale del pregiato tartufo bianco. Ma non solo. Anche il tartufo nero non manca.
Il tartufo è un prodotto particolare, ma speciale. Bisogna cercarlo, con pazienza e dedizione, per riuscire a trovarlo. Questa meraviglia della natura possa essere tranquillamente il simbolo del Molise, un ambasciatore. Un luogo nascosto, sconosciuto, che sfugge allo sguardo frettoloso ma che, una volta scoperto, difficilmente si dimentica. Esattamente come il sapore del tartufo molisano.
Cosa sono i tartufi ?
I tartufi sono funghi ascomiceti (il nome deriva dalla forma dell'involucro contenente le spore), con corpo fruttifero ipogeo, appartenenti alla classe Discomycetes, ordine Tuberales.
Il tartufo è un fungo ipogeo cioè cresce sotto terra fino a 40-50 centimetri di profondità.Vegeta in simbiosi con alcune piante quali la quercia, il salice, il pioppo, il tiglio e anche il nocciolo. Le quote altimetriche più favorevoli per il suo sviluppo vanno dai 200 ai 700 metri sul livello del mare, a quote superiori resta danneggiato in caso di gelate invernali.
Questo magico prodotto è un fungo "ipogeo", ossia un fungo che nasce, vive e muore sottoterra. La profondità a cui nasce varia da pochi centimetri a un paio di metri. Si sviluppa a stretto contatto con le radici di pioppi, faggi, lecci, ma in modo particolare di quelle delle querce. Trae infatti nutrimento dalle radici di questi alberi, visto che non è in grado di sintetizzarlo da solo. All' interno ha una massa carnosa detta "gleba" ed all' esterno una corteccia detta "peridio". E' composto in alta percentuale da acqua, fibre e da sali minerali assorbiti dal terreno tramite le radici dell' albero con cui vivono in simbiosi.




 
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